Che cos’è la malattia da reflusso gastroesofageo?

La malattia da reflusso gastroesofageo si verifica quando il contenuto dello stomaco risale nell’esofago causando sintomi e, talvolta, lesioni della mucosa esofagea; è un disturbo molto frequente, che colpisce circa il 20% della popolazione.

Quali sono le cause della malattia da reflusso gastroesofageo?

Normalmente, in tutte le persone si verificano dei reflussi, specialmente dopo i pasti: se i reflussi aumentano di intensità e frequenza, possono manifestarsi clinicamente. I fattori che aumentano il rischio di sviluppare la malattia sono:

  • Obesità: è uno dei fattori più importanti correlati alla malattia.
  • Gravidanza: come per l’obesità, l’aumento della pressione intra-addominale è un fattore favorente il reflusso.
  • Tipo di alimentazione: cibi grassi o fritti.
  • Fumo, alcool e caffè.
  • Ernia iatale: è lo scivolamento di una porzione di fondo gastrico all’interno del torace attraverso lo hiatus diaframmatico.
  • Patologie, come la sclerosi sistemica.
  • Farmaci, come l’aspirina.

Come si manifesta la malattia da reflusso gastroesofageo?

Dal punto di vista clinico, distinguiamo due tipi di malattia da reflusso gastroesofageo:

  • NERD: malattia da reflusso non erosiva, rappresenta il 60-70% di tutte le malattie da reflusso; sono presenti le manifestazioni cliniche ma non sono evidenziabili lesioni a livello endoscopico.
  • ERD: malattia da reflusso con erosione, può manifestarsi in una buona percentuale di casi già in forma complicata – ad esempio con la presenza dell’esofago di Barrett.

Per ciò che concerne la sintomatologia distinguiamo:

  • Sintomi esofagei: distinti in tipici – pirosi e rigurgito – e atipici – dolore toracico, deglutizione difficoltosa e dolorosa.
  • Sintomi extra-esofagei: tosse, raucedine, salivazione eccessiva, alitosi.

Le complicanze associate alla malattia da reflusso gastroesofageo sono: erosioni, ulcere, esofago di Barrett, stenosi cicatriziali e carcinoma dell’esofago. Nella fase delle complicanze possono sopraggiungere nuovi sintomi, come calo ponderale o ematemesi – vomito con sangue.

Come si fa diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo?

Dopo un’attenta anamnesi ed una valutazione della sintomatologia del paziente, l’iter diagnostico della malattia da reflusso gastroesofageo prevede l’impiego delle seguenti procedure:

  • Esofagogastroduodenoscopia: ci permette di individuare i segni indiretti del reflusso, in particolar modo le lesioni erosive.
  • pH-impedenziometria esofagea delle 24 h: è l’esame che ci permette di documentare l’effettiva presenza di reflusso e di stabilirne l’entità; tuttavia, l’esame non viene eseguito di routine, ma solo in casi specifici – ad esempio in pazienti con sintomi resistenti alla terapia con inibitori di pompa protonica.
  • Possono essere effettuati altri esami come manometria esofagea ed RX del primo tratto del tubo digerente.

Qual è il trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo?

I cambiamenti dello stile di vita possono aiutare a ridurre le manifestazioni del reflusso: mantenere il peso ideale, smettere di fumare, evitare di sdraiarsi dopo un pasto ed evitare cibi pesanti sono tutte misure che possono aiutare.

Il trattamento farmacologico della malattia da reflusso gastroesofageo include:

  • Antiacidi,
  • Inibitori dei recettori H2,
  • Inibitori di pompa protonica: sono i più potenti.

Se il trattamento farmacologico non riesce a controllare i sintomi del paziente e l’evoluzione della malattia, può essere indicato il trattamento chirurgico.

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