Che cos’è il lupus eritematoso sistemico (LES)?

Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia infiammatoria sistemica autoimmune che coinvolge numerose strutture anatomiche come la cute, le articolazioni, le sierose, il sistema nervoso centrale, il rene e gli elementi del sangue. La malattia è caratterizzata da produzione di autoanticorpi nei confronti di numerosi componenti tissutali. Inoltre, esistono forme particolari della malattia:

  • Lupus indotto da farmaci,
  • Lupus neonatale,
  • Lupus cutaneo subacuto.

Quali sono le cause del lupus eritematoso sistemico (LES)?

Il LES colpisce molto più frequentemente le donne rispetto agli uomini, con un rapporto di 8-9:1, con una prevalenza in Italia di circa 70 casi ogni 100’000 persone. La patogenesi della malattia è attualmente ricondotta all’interazione tra una predisposizione genetica e fattori ambientali, che determina una risposta immunitaria anormale; sembrano svolgere un ruolo particolarmente importante i geni coinvolti nel controllo della risposta immunitaria innata, della risposta immunitaria acquisita e della morte programmata per apoptosi. Tra i fattori ambientali i raggi ultravioletti giocano un ruolo molto importante ed ormai ben definito, con la fotosensibilità che ormai costituisce uno dei criteri classificativi per la diagnosi di LES.

L’attivazione anormale del sistema immunitario genera la produzione di autoanticorpi e di complessi immunologici che si depositano nei tessuti causando infiammazione e danno d’organo.

Come si manifesta il lupus eritematoso sistemico (LES)?

Il LES è caratterizzato da un’estrema variabilità di manifestazioni cliniche, che si accompagnano altresì a diversi decorsi e prognosi. La maggior parte dei pazienti va incontro a periodi di esacerbazione della malattia alternati a periodi di relativo benessere e, all’esordio, possono essere interessati solo alcuni organi, con possibile interessamento successivo di altri distretti anatomici: ne consegue che la gravità della malattia può essere lieve o molto grave.

I segni e sintomi costituzionali riscontrati più frequentemente sono febbre, astenia, perdita di peso, malessere generalizzato ed anemia cronica. Inoltre troviamo:

  • L’interessamento articolare è una manifestazione comune del LES, con artralgie o artriti.
  • L’interessamento cutaneo è tipico e può presentarsi con fotosensibilità, eritema, alopecia, lesioni discoidi o lesioni delle mucose.
  • L’interessamento renale è meno frequente ma si associa ad una variante maggiormente aggressiva della malattia e si manifesta con anomalie urinarie, sindrome nefrosica fino all’insufficienza renale.
  • L’interessamento del sistema nervoso è altrettanto grave, con cefalee, disfunzioni cognitive, psicosi.
  • Abbastanza comuni sono gli interessamenti a carico delle sierose, con pleuriti e/o pericarditi.
  • A livello cardiaco possono insorgere anche altre manifestazioni come miocardite o endocardite.
  • A livello ematologico si riscontrano leucopenia e/o linfopenia, anemia emolitica autoimmune, piastrinopenia.
  • Altre manifestazioni comprendono linfoadenopatia, splenomegalia, sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi.

Come si fa diagnosi di lupus eritematoso sistemico (LES)?

La diagnosi di LES si basa sia sulla clinica sia sulla presenza laboratoristica di autoanticorpi. Per poter porre diagnosi, bisogna soddisfare almeno 4 criteri, di cui almeno uno clinico ed uno immunologico – possono essere presenti anche non contemporaneamente – tra quelli proposti dalla classificazione dell’American Rheumatology Association:

  • Rash malare,
  • Lupus discoide,
  • Fotosensibilità,
  • Ulcere orali,
  • Artrite non erosiva,
  • Sierosite,
  • Interessamento renale,
  • Interessamento neurologico,
  • Interessamento ematologico,
  • Disturbi immunologici,
  • Anticorpi antinucleo positivi.

Qual è il trattamento del lupus eritematoso sistemico (LES)?

Ad oggi, non esiste una cura definitiva per i pazienti affetti da LES. La terapia del LES è di tipo patogenetico e sintomatico e varia a seconda della gravità della malattia e degli organi interessati: ne consegue che la terapia è personalizzata e può essere diversa da paziente a paziente.

Vengono impiegati farmaci antimalarici come l’idrossiclorochina, farmaci corticosteroidei, farmaci immunosoppressori  come il micofenolato mofetile e la ciclofosfamide. Recentemente è stato introdotto il belimumab, un anticorpo in grado di contenere la risposta linfocitaria.

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