Che cos’è l’herpes zoster (fuoco di sant’antonio)?

L’herpes zoster, chiamato anche fuoco di Sant’Antonio, è una malattia virale causata dal virus della varicella: il virus, dopo aver determinato la varicella, rimane inattivo nei gangli nervosi dei soggetti colpiti e, riattivandosi, determina la malattia. L’herpes zoster si manifesta con maggior frequenza in soggetti anziani e immunocompromessi.

Quali sono le cause dell’herpes zoster?

L’agente eziologico dell’herpes zoster è il virus varicella-zoster; solitamente, il contatto con questo virus avviene in età pediatrica e si caratterizza per lo sviluppo di varicella. Esaurito l’episodio di varicella, il virus non viene eliminato ma rimane, in forma latente, nei gangli nervosi: dunque, l’herpes zoster è una riattivazione dell’infezione latente da virus della varicella – questo significa che la malattia può verificarsi solo in individui che hanno già avuto la varicella.

Ovviamente, non tutti i pazienti che hanno avuto la varicella presenteranno successivamente un episodio di herpes zoster; ciò accade poiché il sistema immunitario è, nella maggior parte dei casi, in grado di sopprimere la riattivazione del virus. La causa del mancato controllo del sistema immunitario sul virus nei pazienti che sviluppano la malattia non è del tutto nota; ci sono alcuni fattori che possono favorire questo processo: invecchiamento, immunodepressione, utilizzo di farmaci, stress.

Come si manifesta l’herpes zoster?

L’herpes zoster si manifesta inizialmente con una sintomatologia sistemica aspecifica, con cefalea, febbre, malessere; successivamente possono presentarsi bruciore, prurito, dolore, formicolio, intorpidimento a livello di un particolare dermatomero, solitamente nella regione toracica e, dopo un periodo che può andare da giorni a settimane, compare il rash cutaneo caratteristico, caratterizzato da vescicole.

L’herpes zoster si risolve generalmente in un paio di settimane; tuttavia, la malattia può presentare delle complicanze: la più frequente è la nevralgia posterpetica, dovuta a un’alterazione della sensibilità dolorosa, ed è caratterizzata da dolore cronico, prurito, formicolii, iperalgesia, allodinia – in cui uno stimolo solitamente non doloroso viene percepito come tale; altre complicanze possono essere paralisi nervose, encefaliti, sovrainfezioni.

Come si fa diagnosi di herpes zoster?

La diagnosi è essenzialmente clinica, data la caratteristica eruzione vescicolare e dalla anamnesi positiva per varicella; qualora necessario, gli esami laboratoristici del sangue possono confermare il sospetto clinico.

Qual è il trattamento dell’herpes zoster?

L’infezione da herpes zoster, nella gran parte dei casi, guarisce spontaneamente; va trattata tempestivamente in pazienti immunodepressi, in pazienti con età maggiore di 55 anni o che presentano forme cliniche aggressive con farmaci antivirali – aciclovir – utili anche nel contenere la nevralgia.

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