Che cos’è l’epatite B?

L’epatite B è una malattia infettiva del fegato causata dal virus HBV; il virus si trasmette attraverso i fluidi corporei, come sangue, liquido seminale e saliva.

Quali sono le cause di epatite B?

La malattia è causata dal virus HBV; la modalità di trasmissione si suddivide in:

  • Via parenterale: trasfusione di sangue o emoderivati – il rischio è molto basso – o punture con aghi infetti.
  • Via parenterale inapparente: rapporti sessuali – specialmente tra omosessuali maschi – condivisione di articoli da toilette – rasoio, spazzolini – via materno-fetale.

La promiscuità e l’affollamento sono fattori importanti nell’influenzare la diffusione del virus B, soprattutto nelle zone a maggiore concentrazione demografica. Il virus HBV è il microrganismo più resistente che si conosca tra tutte le forme vegetative, per cui può resistere nell’ambiente per anni e l’infezione viene trasmessa anche con minime quantità di sangue.

Come si manifesta l’epatite B?

Solitamente, dal contatto con il virus allo sviluppo dei sintomi intercorre un periodo – definito di incubazione – che è solitamente quantificato in mesi.

La storia naturale dell’epatite B prevede:

  • Nell’1% dei casi l’infezione da HBV determina un’epatite fulminante mortale.
  • Nel restante 99% dei casi l’infezione da HBV può essere asintomatica o produrre una forma acuta di epatite; nel 90% dei pazienti con forma acuta, l’infezione si risolve in circa sei mesi ed il paziente elimina il virus.
  • Nel 10% dei pazienti con forma acuta l’infezione cronicizza: in metà di questi pazienti si determina lo sviluppo di una forma attiva di epatite cronica oppure – nell’altra metà dei pazienti – si genera lo stato di portatore cronico asintomatico.

La forma acuta di epatite B esordisce con un malessere generalizzato, perdita di appetito, nausea, vomito, dolori muscolari, febbre lieve, urine scure, e procede quindi allo sviluppo di ittero. Generalmente, la fase acuta ha la durata di un mese.

La forma cronica attiva di epatite B può essere severa – conduce a morte in 5-6 anni – o moderata – in 20-25 anni conduce all’insufficienza epatica o allo sviluppo di cirrosi e epatocarcinoma.

È importante sottolineare come questi dati interessino l’infezione contratta in età adulta; in età infantile l’infezione da HBV produce, nel 90% dei casi, un’epatite cronica.

Come si fa diagnosi di epatite B?

La diagnosi si pone su prelievo di sangue e valutazione del titolo anticorpale anti-HBV.

Qual è il trattamento dell’epatite B?

Il trattamento dell’epatite B varia a seconda della forma: le forme acute generalmente si autolimitano spontaneamente e non richiedono un trattamento specifico. Diversamente, le forme croniche o quelle iperacute vengono trattate con farmaci antivirali – come lamivudina, entecavir, tenofovir – e farmaci modulatori del sistema immunitario – come l’interferone α-2α.

In casi di sospetto contagio, è possibile somministrare entro 48-72 ore immunoglobuline specifiche; è invece disponibile ormai da molti anni e obbligatorio per i nuovi nati il vaccino per il virus HBV.

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