Che cos’è la cirrosi?

La cirrosi è una malattia cronica del fegato caratterizzata da fibrosi del tessuto epatico; la fibrosi è la risposta finale del fegato a numerose patologie che lo possono interessare ed è una condizione irreversibile, determinando una compromissione sia anatomica che funzionale dell’organo.

Quali sono le cause della cirrosi?

La necrosi delle cellule del fegato è il punto di partenza comune della cirrosi a prescindere dalla causa: alla morte cellulare segue una riparazione anomala, con deposizione di tessuto fibroso, che altera la normale architettura del fegato e ne pregiudica una normale funzionalità. Questo processo è accelerato dalla persistenza della causa lesiva mentre, se la causa viene rimossa, c’è la possibilità di limitare i danni. Le malattie più comuni che causano cirrosi sono:

Epatite cronica virale: Epatite B e C

  • Alcool: sia come fattore singolo sia come fattore concausale in pazienti con epatite virale cronica.
  • Forme autoimmuni: epatite autoimmune, colangite sclerosante, cirrosi biliare primitiva.
  • Disturbi metabolici: emocromatosi, morbo di Wilson, NASH.
  • In alcuni casi non è possibile individuare la causa e si parla di cirrosi criptogenetica.

I fattori che aumentano il rischio di sviluppare la cirrosi epatica sono:

  • Età >50 anni,
  • Sesso maschile,
  • Obesità,
  • Insulino-resistenza,
  • Diabete di tipo 2,
  • Ipertensione arteriosa,
  • Dislipidemia,
  • Sindrome metabolica,
  • Consumo di alcool.

Come si manifesta la cirrosi?

La cirrosi di per sé è una malattia asintomatica; le manifestazioni cliniche osservabili sono legate alle complicanze della cirrosi, come l’ipertensione portale. Segni e sintomi del paziente cirrotico possono essere:

  • Angioma stellare o spider nevi: comparsa sulla cute di punti o macchie rossastre dalla forma riconducibile a quella di una ragnatela.
  • Ascite: raccolta di liquido a livello endoperitoneale.
  • Caput medusae: le vene periombelicali sono ingrossate e visibili a livello cutaneo.
  • Cicatrice ombelicale estroflessa: come conseguenza dell’ascite.
  • Ittero: colorazione giallastra di cute e mucose.
  • Eritema palmare: rossore sul palmo delle mani.
  • Ginecomastia: ingrandimento delle mammelle per aumento degli ormoni femminili.
  • Riduzione della funzione sessuale: calo della libido, disfunzione erettile, sterilità.
  • Flapping tremor: tremore delle mani per accumulo di sostanze tossiche nel cervello.
  • Foetor hepaticus: odore dolce e pungente dell’alito.
  • Stanchezza, calo ponderale e astenia.
  • Eventi emorragici: per riduzione della sintesi di alcuni fattori della coagulazione.

I pazienti cirrotici, inoltre, hanno un aumentato rischio di sviluppare il tumore del fegato, una neoplasia che, in aggiunta alle condizioni generali su cui si sviluppa, è spesso mortale.

Come si fa diagnosi di cirrosi?

La diagnosi di cirrosi viene posta sull’integrazione dei dati anamnestici, clinici, laboratoristici e strumentali. Tra i marcatori ematochimici più indicativi di cirrosi troviamo un aumento delle transaminasi, della fosfatasi alcalina, della gamma glutamil transferasi, della bilirubina ed una riduzione di albumina, piastrine, fattori della coagulazione.

Gli esami strumentali – ecografia, TC e/o RMN – mostrano irregolarità anatomiche, noduli, ipotrofia di lobi epatici e segni di ipertensione portale.

La diagnosi di certezza di cirrosi è posta tramite biopsia epatica, che permette la valutazione istologica della cirrosi; questo esame, data la sua invasività, non è necessario se la clinica, gli esami di laboratorio e le indagini radiologiche suggeriscono fortemente la cirrosi.

QUAL È IL TRATTAMENTO DELLA CIRROSI?

Non c’è una terapia specifica per la cirrosi; il trattamento sarà dunque mirato alla rimozione della causa della cirrosi per evitare la progressione della malattia e le sue complicanze. È inoltre imprescindibile una terapia comportamentale, con la sospensione del consumo di alcool, una dieta equilibrata ed una regolare attività fisica.

In casi selezionati, è possibile anche ricorrere al trapianto di fegato.

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