L’asma è una malattia respiratoria caratterizzata da infiammazione cronica delle vie aeree che genera un aumento della responsività bronchiale che, a sua volta, causa episodi ricorrenti (i cosiddetti ‘attacchi d’asma’) di crisi respiratorie, respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse.

È una delle malattie respiratorie croniche più diffuse nel mondo: rappresenta quindi un consistente problema di sanità pubblica, anche perché la sua prevalenza è in aumento a causa della convergenza di diversi fattori.

Che cos’è l’Asma?

Le vie aeree sono come dei tubi che portano l’aria dentro e fuori i polmoni. Nell’asma, le vie respiratorie sono infiammate rendendole ispessite e edematose ostacolando il passaggio dell’aria.

Inoltre, le vie aeree sono molto sensibili a determinati stimoli, tanto che si parla di iperreattività bronchiale: in presenza di tali stimoli, i muscoli delle vie aeree attorno a loro si costringono, facendo sì che meno aria scorra nei polmoni.

In presenza di infiammazione, le cellule delle vie respiratorie producono più muco del solito che può ulteriormente restringere le vie respiratorie.

Queste reazioni a catena possono provocare sintomi di asma.

Quali sono le cause di Asma?

Non è noto il motivo per cui alcune persone soffrono di asma e altre no, ma probabilmente alla base vi è una combinazione di fattori ambientali e genetici.

L’esposizione a varie sostanze irritanti e sostanze che scatenano allergie (allergeni) può scatenare segni e sintomi di asma. I trigger (cause scatenanti) per l’asma sono diversi da persona a persona e possono includere:

  • Sostanze disperse nell’aria, come pollini, acari della polvere, spore di muffa, peli di animali domestici;
  • Infezioni delle vie respiratorie, come il raffreddore comune;
  • Attività fisica (asma indotta dall’esercizio fisico);
  • Aria fredda;
  • Sostanze inquinanti e irritanti dell’aria, come il fumo;
  • Alcuni farmaci, tra cui beta-bloccanti, aspirina, ibuprofene e naprossene;
  • Forti emozioni e stress;
  • Solfiti e conservanti aggiunti ad alcuni tipi di alimenti e bevande, tra cui gamberetti, frutta secca, patate lavorate, birra e vino;
  • Malattia da reflusso gastroesofageo, una condizione in cui il secreto acido dello stomaco risale lungo l’esofago.

Quali sono i fattori di rischio di Asma?

Si pensa che alcuni fattori di rischio aumentino le possibilità di sviluppare l’asma. Questi includono:

  • Familiarità: avere un parente (come un genitore o fratello) con asma;
  • Atopia: avere un’altra condizione allergica, come dermatite atopica o rinite allergica;
  • Essere sovrappeso;
  • Essere un fumatore e anche esposizione al fumo passivo;
  • Esposizione a inquinanti ambientali.

Quali sono i sintomi di Asma?

I sintomi dell’asma variano da persona a persona: gli attacchi d’asma possono essere rari, possono presentarsi solo in determinate situazioni (come quando fai esercizio fisico) o i sintomi possono essere sempre presenti.

L’asma causa ricorrenti episodi di dispnea (affanno) caratterizzati da respiro sibilante e senso di costrizione toracica, accompagnati da tosse; gli attacchi sono più frequenti al mattino o durante la notte.

Come si fa diagnosi di Asma?

Lo studio del paziente parte da un attento esame clinico per escludere altre possibili condizioni – come un’infezione respiratoria o una broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): il medico eseguirà l’esame obiettivo e porrà domande sui segni e sintomi e su qualsiasi altro problema di salute.

Fondamentali sono i test di funzionalità polmonare per determinare quanta aria può essere mobilitata. Questi test possono includere:

  • Spirometria: questo test valuta il restringimento dei bronchi controllando quanta aria è possibile espirare dopo un respiro profondo e quanto velocemente può essere espirata.
  • Solitamente nel sospetto di asma viene eseguita prima e dopo l’assunzione di un farmaco chiamato broncodilatatore, come il salbutamolo, per dilatare le vie respiratorie. Se la funzionalità polmonare migliora con l’uso di un broncodilatatore, è probabile che sia presente l’asma.
  • Picco di flusso espiratorio: tramite un dispositivo semplice si misura quanto sia difficile espirare.

Altri test utili per diagnosticare l’asma includono:

  • Test di broncoprovocazione: si utilizza solitamente la metacolina, un noto agente che, se inalato, provoca una leggera contrazione delle vie respiratorie. Se vi è broncocostrizione in seguito ad inalazione di metacolina, probabilmente è presente l’asma. Questo test può essere utilizzato anche se il test di funzionalità polmonare iniziale è normale.
  • Test di imaging: una radiografia del torace e una tomografia computerizzata ad alta risoluzione (TC) dei polmoni e delle cavità nasali (seni nasali) possono identificare eventuali anomalie strutturali o malattie (come l’infezione) che possono causare o aggravare problemi respiratori.
  • Test allergologici: questo può essere eseguito con un test cutaneo o con un’analisi del sangue. I test allergologici possono identificare allergia agli animali domestici, polvere, muffe e polline. Se vengono identificati importanti fattori scatenanti di allergia, ciò può portare a una raccomandazione per l’immunoterapia allergenica.
  • Test provocativi per l’asma indotto dall’esercizio e dal freddo: in questi test, il medico misura l’ostruzione delle vie aeree prima e dopo aver eseguito un’attività fisica vigorosa o aver fatto diversi respiri di aria fredda.

Come si tratta l’Asma?

L’asma è una malattia a cronica che non ha una cura definitiva. L’obiettivo del trattamento dell’asma è controllare la malattia al fine di:

  • Prevenire i sintomi fastidiosi, come tosse e mancanza di respiro;
  • Ridurre la necessità di farmaci sintomatici a breve durata d’azione;
  • Mantenere una buona funzionalità polmonare;
  • Prevenire gli attacchi di asma che potrebbero comportare una visita al pronto soccorso o una degenza ospedaliera.

La terapia deve essere impostata in relazione a diversi fattori: innanzitutto la severità dell’asma e anche età, fattori scatenanti dell’asma e risposta alla terapia.

Si possono utilizzare:

  • Farmaci di fondo che permettono un controllo a lungo termine dell’asma riducendo l’infiammazione delle vie aeree.
  • Farmaci a rapida durata d’azione (broncodilatatori) che aprono rapidamente le vie aeree.

I farmaci per il controllo dell’asma a lungo termine, generalmente assunti quotidianamente, sono la pietra angolare del trattamento dell’asma. Questi farmaci mantengono l’asma sotto controllo giorno per giorno e rendono meno probabile l’insorgenza di un attacco d’asma.

Questi includono:

  • Corticosteroidi per via inalatoria;
  • Anti-leucotrienici;
  • Beta-agonisti a lunga durata d’azione per via inalatoria.
  • Inalatori combinati: Questi farmaci contengono un beta agonista a lunga durata d’azione insieme a un corticosteroide.
  • Teofillina. 

I farmaci a rapida durata d’azione che permettono un rapido sollievo dai sintomi a breve termine durante un attacco d’asma o prima dell’esercizio includono:

  • Beta-agonisti a breve durata d’azione: agiscono entro pochi minuti per alleviare rapidamente i sintomi durante un attacco d’asma. Possono essere assunti utilizzando un inalatore portatile o un nebulizzatore, una macchina che converte i farmaci per l’asma in una nebbia sottile, in modo che possano essere inalati attraverso una maschera facciale o un boccaglio.
  • Ipratropio: come altri broncodilatatori, l’ipratropio agisce rapidamente per rilassare immediatamente le vie respiratorie, rendendo più facile respirare.

Corticosteroidi per via orale e per via endovenosa: vengono utilizzati solo per il trattamento dei sintomi gravi dell’asma.

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