Che cosa sono le artriti enteropatiche?

Le artriti enteropatiche sono delle condizioni infiammatorie croniche connesse alle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Sono le entità cliniche extra-intestinali maggiormente frequenti nei pazienti affetti da MICI e spesso presentano un andamento indipendente dalla malattia intestinale. Rientrano nel gruppo delle spondiloartriti sieronegative.

Quali sono le cause delle artriti enteropatiche?

L’eziologia delle artriti enteropatiche non è del tutto nota: è stato dimostrato che l’alterata permeabilità intestinale dei pazienti affetti da una malattia infiammatoria cronica intestinale consenta il passaggio di antigeni che, successivamente, possono innescare reazioni immunologiche ed infiammatorie in tessuti differenti.

Inoltre, è presente una forte associazione tra le artriti enteropatiche e il gene HLA-B27, che conferirebbe, dunque, una predisposizione genetica alla malattia.

Come si manifestano le artriti enteropatiche?

Esistono tre tipi di artrite enteropatica:

  • Tipo 1 o pauciarticolare (meno di 5 articolazioni coinvolte): artrite periferica, spesso si risolve spontaneamente; l’esordio può coincidere o precedere quello della malattia intestinale e le fasi di riacutizzazione articolari avvengono contestualmente a quelle intestinali. È associato alla presenza di HLA-B27 e HLA-B35.
  • Tipo 2 o poliarticolare (più di 5 articolazioni coinvolte): artrite simmetrica, associata ad HLA-B44; in genere, esordisce dopo la malattia intestinale ed è indipendente dalla stessa.
  • Tipo 3 o spondilitica: presenta un coinvolgimento prevalentemente assiale, con spondilite e sacroileite. Compare, solitamente, prima della malattia intestinale e il suo decorso non si correla alla malattia intestinale. Si associa, con maggior frequenza rispetto agli altri due tipi, a manifestazioni oculari e cutanee – uveiti e psoriasi.

Come si fa diagnosi di artriti enteropatiche?

La diagnosi si basa essenzialmente sulla storia clinica del paziente e sulla sintomatologia; vengono impiegati esami laboratoristici e strumentali per caratterizzare meglio l’artrite ed escludere, nei casi dubbi, condizioni cliniche che producono un’artrite sieronegativa.

Qual è il trattamento delle artriti enteropatiche?

Il trattamento delle artriti enteropatiche vede, in prima battuta, l’utilizzo di corticosteroidi e farmaci immunosoppressori; nei casi non responsivi, i farmaci biologici – specialmente gli anti-TNF α – si sono dimostrati efficaci nell’induzione e nel mantenimento della remissione, specialmente nei pazienti affetti da morbo di Crohn.

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