Cos’è l’esame del campo visivo?
Il campo visivo è quell’area percepita da un occhio immobile davanti a sé, senza muovere gli occhi o la testa. All’interno del campo visivo la nostra qualità visiva è diversa, a seconda dell’area: al centro, dove fissiamo oggetti, testo, volti ecc. possiamo vedere in maniera particolarmente nitida. Lateralmente, la cosiddetta visione periferica vediamo in maniera sfocata; nella periferia è molto importante notare i movimenti, in modo che occhi e testa possano essere spostati in quella direzione. Il campo visivo normalmente si estende maggiormente temporalmente e inferiormente.
Un esame del campo visivo permette di esplorare tutte le aree della visione, inclusa la vista laterale o periferica.
A cosa serve l’Esame del Campo Visivo?
Il campo visivo è un esame fondamentale per la diagnosi e il follow-up del glaucoma, pertanto deve essere effettuato periodicamente (da 3 mesi ad 1 anno secondo la valutazione dello specialista), confrontato con i precedenti e correlato con gli altri esami.
L’esecuzione del campo visivo è utile anche per numerose patologie di interesse neuro-oftalmologico come infiammazione delle vie ottiche, neuriti ottiche, sclerosi a placche, patologie ischemiche cerebrali.
In che cosa consiste l’Esame del Campo Visivo?
Si utilizza uno strumento che si chiama perimetro.
Il perimetro classico misura il campo visivo usando una semicupola che presenta stimoli luminosi sulla sua superficie interna, di dimensioni diverse, differente luminosità e possono presentarsi sia vicino alle mire di fissazione (le 4 luci verdi) sia nella zona periferica della cupola. All’inizio dell’esame, il paziente viene posizionato in modo da poter fissare quattro luci di colore verde all’interno della cupola, che servono da mire di fissazione, e che devono essere guardate per tutta la durata dell’esame. Mentre fissa la mira luminosa, il paziente deve premere un pulsante ogni volta che percepisce uno stimolo luminoso puntiforme di grandezza e intensità variabile. È importante che il paziente non distolga mai la fissazione dall’apposita mira. Per lo più l’esame è fatto monocularmente, cioè un occhio è coperto, per testare separatamente il campo visivo di ciascun occhio.
Quanti tipi di Esame del Campo Visivo esistono?
La perimetria può essere statica o dinamica.
- perimetria dinamica o manuale: in tal caso è l’operatore a regolare l’intensità, la dimensione e la sequenza degli stimoli.
- perimetria statica o computerizzata: consente di eliminare la variabilità legata all’esaminatore, di individuare eventuali errori commessi dal paziente (come la perdita della fissazione) e di confrontare gli esami con quelli normali caricati nel software del computer.
Ci sono effetti collaterali o controindicazioni all’Esame del Campo Visivo esistono?
Lo studio del campo visivo non è un esame invasivo, non provoca alcuna sofferenza e richiede solo una certa attenzione. Pertanto non presenta rischi né vi sono controindicazioni alla sua esecuzione.
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