Di Chiara Di Lucente
Ogni paziente ha una sua storia: la medicina narrativa è un approccio alla pratica clinica che si focalizza su di esse, in modo da costruire, in maniera condivisa, cure più precise, autentiche ed efficaci

A chi è che non piace una bella storia? In effetti, le storie sono parte integrante della natura umana: che siano quelle dei romanzi o dei film, oppure che facciano parte della nostra vita e di quella delle persone che ci circondano, ascoltiamo, raccontiamo e, anche in maniera inconsapevole, siamo sempre alla ricerca di storie. Attraverso esse diamo un senso al mondo, formiamo la nostra identità e cerchiamo di comunicare ciò che conta per noi. Non solo: le storie possono rappresentare un approccio chiave nella pratica clinica. Attraverso l’ascolto delle storie dei pazienti da parte dei medici e del personale sanitario, infatti, è possibile costruire con essi una storia di cura condivisa, basata sul loro vissuto e i loro valori, che si traduce con una migliore assistenza e cure più precise, autentiche ed efficaci. Questo approccio clinico, che mira a colmare le mancanze di un modello unicamente biomedico, prende il nome di medicina narrativa.
Ogni paziente ha una sua storia
Ma di cosa si tratta nello specifico? Non esiste una definizione univoca di medicina narrativa, ma Rita Charon, accademica e fondatrice del dipartimento di medicina narrativa della Columbia University, negli Stati Uniti, in un articolo del 2001 pubblicato sulla rivista Jama e diventato una pietra miliare in questo campo, riporta che la medicina narrativa è una pratica clinica in cui i medici hanno lo scopo di riconoscere, assorbire, interpretare ed empatizzare con le storie di malattia dei pazienti. Nel 2014, un comitato di esperti internazionali si è riunito per trovare una definizione più completa di medicina narrativa, che è stata descritta come uno strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di tutti i partecipanti che hanno un ruolo nell’esperienza di malattia.
Le storie, infatti, sono le vere protagoniste della pratica clinica: quando un paziente incontra il medico ne segue una conversazione che non è nient’altro che la narrazione della propria malattia, raccontata con parole, gesti, silenzi e sottotesti specifici della persona e accompagnata non solo da informazioni oggettive, come quelle sui sintomi, ma anche da paure, speranze e implicazioni emotive associate a essa. Ogni paziente, infatti, ha una storia che va oltre i semplici sintomi e i risultati di esami, e che può aiutare a fare luce sul modo in cui esso si è ammalato, il punto critico che l’ha costretto a cercare aiuto e, forse la cosa più importante, le sfide e le barriere che si trova davanti e che deve affrontare per migliorare la sua condizione di salute. Proprio come se stesse leggendo un romanzo, il medico ascolta il paziente, indagando i significati delle parole utilizzate e gli eventi descritti e soprattutto entrando in connessione empatica con il suo mondo narrativo, passando dalla domanda “Come posso curare questa malattia?” a “Come posso aiutare il mio paziente?“. Inoltre, non si tratta di un processo unidirezionale, ma anche i medici offrono le loro storie. La comprensione da parte del medico di ciò che sta accadendo al paziente, la diagnosi che viene formulata e le opinioni sulle cause e sulla terapia necessaria formano una storia a sé stante che deve essere comunicata al paziente e che riflette la personalità, le esperienze e la competenza narrativa del medico stesso. Tutto ciò è un passaggio cruciale per migliorare l’intero processo di cura.
Costruire un processo di cura
Attraverso la competenza e le pratiche narrative, insomma, si può stabilire una vera e propria alleanza terapeutica, che contribuisce a costruire un processo di cura condiviso e costruito sulle esperienze del paziente: il medico, infatti, interpretando correttamente i risultati fisici e i referti di laboratorio alla luce della storia di malattia, può fare una diagnosi il più precisa possibile, e al tempo stesso, trasmettendo empatia per l’esperienza del paziente, può coinvolgerlo meglio nell’intero processo di cura, in modo che sia davvero efficace. Sembrano questioni accessorie rispetto a quella che è percepita come la pratica clinica vera e propria, ma in realtà, se non venisse data importanza agli aspetti narrativi, il paziente potrebbe non sentirsi ascoltato, con conseguenze anche importanti: questo, infatti, potrebbe portare a una diagnosi più lunga e difficile, a un’assistenza clinica discontinua (perché si cercherebbero altre opinioni, magari da professionisti più empatici) e a una relazione terapeutica superficiale e inefficace.
Nonostante i recenti progressi tecnologici della medicina nella diagnosi e nel trattamento delle malattie, infatti, a volte ci si dimentica che per un’assistenza sanitaria completa e davvero efficace è necessario riconoscere le difficoltà dei pazienti e di unirsi empaticamente al loro processo di cura: da sola, una medicina scientificamente competente ma non empatica non può aiutare un paziente ad affrontare la malattia, o a trovare un significato nella sofferenza. Come modello per una pratica medica centrata sul paziente, la medicina narrativa propone un ideale di cura e fornisce ai medici i mezzi concettuali e pratici per comprendere le connessioni personali tra paziente e medico e il significato stesso della pratica medica, al fine di migliorare l’efficacia del loro lavoro con i pazienti, con sé stessi, i loro colleghi e in generale all’interno della società.
Fonti:
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Zaharias G. What is narrative-based medicine? Narrative-based medicine 1. Can Fam Physician. 2018 Mar;64(3):176-180. PMID: 29540381; PMCID: PMC5851389.
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Charon R. Narrative Medicine: A Model for Empathy, Reflection, Profession, and Trust. JAMA. 2001;286(15):1897–1902. doi:10.1001/jama.286.15.1897
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Hurwitz B, Bates V. The Roots and Ramifications of Narrative in Modern Medicine. In: Whitehead A, Woods A, Atkinson S, Macnaughton J, Richards J, editors. The Edinburgh Companion to the Critical Medical Humanities. Edinburgh: Edinburgh University Press; 2016 Jun 30. Chapter 32. PMID: 27536756.
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https://www.aamc.org/news-insights/narrative-medicine-every-patient-has-story