I testicoli, o didimi, sono le gonadi maschili, rappresentano i principali organi riproduttivi del maschio. Sono due e sono contenuti nello scroto, hanno il compito di produrre milioni di spermatozoi, ovvero le cellule sessuali dell’uomo, e gli ormoni sessuali maschili (testosterone). Questi ultimi sono fondamentali nello sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari, e nel controllo delle funzioni dell’apparato genitale stesso.

Il tumore del testicolo è un tumore maschile, in cui le cellule tumorali si formano a partire dai tessuti di uno o di entrambi i testicoli. Rappresenta l’1% dei tumori maschili e il 5% dei tumori urologici, è la neoplasia più frequente nei giovani adulti (15-40 anni).

Quali sono le cause e i fattori di rischio?

Le cause di tumore al testicolo non sono ancora ben chiare anche se diversi fattori di rischio possono favorirlo. Tra questi:

  • Criptorchidismo (la mancata discesa nello scroto di uno dei testicoli, che resta nell’addome o nell’inguine). Questa condizione aumenta le probabilità di trasformazione maligna delle cellule fino a 10 volte rispetto alla popolazione generale. Il testicolo controlaterale ha un’incidenza aumentata di tumore testicolare. L’orchidopessi del testicolo eseguita prima della pubertà, riduce il rischio di tumore.
  • Storia familiare di neoplasie testicolari
  • Infertilità
  • Esposizione a sostanze che interferiscono con l’equilibrio endocrino (l’esposizione professionale e continuativa a pesticidi)
  • Fumo
  • Sindrome di Klinefelter (dovuta ad un errore nei cromosomi)

Tipologie di tumore al testicolo

I tumori testicolari si dividono in due tipi: seminomi e non seminomi. I primi sono circa la metà dei casi e consistono nella trasformazione maligna delle cellule germinali, cioè di quelle che danno origine agli spermatozoi. I non seminomi includono differenti forme, tra cui i carcinomi embrionali, i coriocarcinomi, i teratomi e i tumori del sacco vitellino. La prognosi e il trattamento sono diversi a seconda del tipo di tumore.

Quali sono i sintomi del tumore al testicolo?

Il tumore al testicolo si presenta generalmente come una massa testicolare indolente monolaterale con senso di pesantezza testicolare. Il dolore scortale è presente solo nel 20% dei casi. Anche la brusca comparsa di un dolore acuto al testicolo è tipico di questo tumore, assieme a un rapido aumento del volume che può essere provocato da un’emorragia all’interno del tumore. Per questo è importante, come unica misura preventiva insegnare ai giovani l’autopalpazione del testicolo al fine di identificare qualsiasi modifica dell’anatomia o della forma dello scroto, oppure la comparsa di una massa testicolare di solito duro lignea e indolente. Ogni testicolo andrebbe esaminato facendolo ruotare tra pollice e indice alla ricerca di noduli anomali, che dovrebbero essere immediatamente fatti esaminare dal medico.

Come si fa la diagnosi di tumore del testicolo?

La diagnosi di tumore del testicolo viene posta con:

  • Esame obiettivo (locale e generale): permette al medico di apprezzare la massa testicolare e eventuali linfoadenopatie (aumento dimensionale dei linfonodi, in particolare quelli locoregionali).
  • Ecografia testicolare: è lo strumento più adatto per la diagnosi della lesione testicolare e per la valutazione della sua estensione locale. Permette inoltre di studiare anche il testicolo controlaterale.
  • Dosaggio dei marcatori tumorali: si valutano mediante un prelievo di sangue,  sono sostanze prodotte dalle cellule tumorali o indotte dalla presenza del tumore. Le più importanti sono l’alfafetoproteina (AFP), le Beta-HCG e la latticodeidrogenasi (LDH).
  • Esplorazione testicolare per via inguinale e orchiectomia: è indicata in tutti i pazienti con sospetto tumore del testicolo. Nei casi dubbi è utile eseguire una biopsia con esame istologico in sala operatoria prima della rimozione del testicolo.
  • TAC, scintigrafia ossea o Risonanza Magnetica dell’encefalo sono esami di completamento per la stadiazione del tumore definendone l’estensione al fine di scegliere la modalità migliore di trattamento.

Stadiazione

È possibile suddividere il tumore del testicolo in base all’estensione in tre stadi:

  • Stadio 1: il tumore è limitato al testicolo
  • Stadio 2: il tumore ha invaso i linfonodi regionali
  • Stadio 3: il tumore ha invaso i linfonodi non regionali o altri organi a distanza

Come si cura il tumore al testicolo?

Grazie ai progressi degli ultimi anni, oggi nove casi di tumore del testicolo su dieci si curano con successo. La base del trattamento è chirurgico con l’orchifuniculectomia per via inguinale che consiste nella rimozione del testicolo e l’estrazione del funicolo dallo scroto con contestuale o successivo posizionamento di protesi testicolare se il paziente lo desidera. Si esegue in anestesia locale, spinale o generale ed è di breve durata. L’orchifuniculectomia rappresenta il primo approccio diagnostico e terapeutico per la cura della malattia, senza l’esame istologico non è possibile impostare i successivi passi diagnostici e terapeutici. Attualmente non esiste un protocollo unico di trattamento dopo l’intervento chirurgico. Sulla base dello stadio del tumore è possibile attuare differenti strategie:

  • Sorveglianza 
  • Radioterapia: utile solo nei seminomi che sono radiosensibili. In genere, la radioterapia non influisce sulle capacità sessuali del paziente. Può tuttavia interferire con la produzione di spermatozoi, questo effetto è solitamente temporaneo e la maggioranza degli uomini riacquista la fertilità nell’arco di pochi mesi.
  • Chemioterapia: alcuni farmaci antitumorali interferiscono con la produzione di spermatozoi anche se molti uomini riacquistano la fertilità, talvolta l’effetto è permanente.
  • Linfoadenectomia retroperitoneale (rimozione dei linfonodi retroperitoneali)

Questa decisione viene presa dal medico e dal paziente che viene informato sui pro e i contro delle varie opzioni. Prima del trattamento in età riproduttiva è necessario valutare la fertilità ed offrire la crioconservazione del liquido seminale. Dopo il trattamento è indicata, in caso si renda necessaria, la supplementazione con testosterone.

Qual è la prognosi del tumore al testicolo?

Il tumore del testicolo raggiunge un tasso di sopravvivenza vicino al 100% per la sua estrema sensibilità alla chemioterapia e alla radioterapia.

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