L’iperidrosi definita “essenziale” è una sudorazione eccessiva, priva di cause specifiche, dovuta a un’abnorme attività del sistema nervoso simpatico, spesso ereditata, che in genere compare in età giovanile e si manifesta più frequentemente nella zona palmare e in quella ascellare, causando, in chi ne soffre, notevole disagio e difficoltà di tipo relazionale.

Quali sono le cause di Iperidrosi Essenziale?

L’iperidrosi essenziale non riconosce una causa specifica; quando alla base ci sono alcune malattie endocrine, neurologiche e alcuni farmaci si parla infatti di iperidrosi secondaria.

Quali sono i sintomi di Iperidrosi Essenziale?

La sudorazione è il principale sintomo e di solito è localizzata alle mani (iperidrosi palmare), alle ascelle (iperidrosi ascellare) o alle piante dei piedi (iperidrosi plantare).

La forma più frequente è quella ascellare, quella più fastidiosa sicuramente quella palmare, in quanto le mani sono coinvolte in numerose attività quotidiane.

È possibile un’associazione delle diverse tipologie di iperidrosi, per esempio quella palmare e quella plantare (iperidrosi palmo-plantare).

La sudorazione può essere accentuata da alcuni fattori come caldo, esercizio fisico, febbre, mentre in genere diminuisce di notte.

Come si tratta l’Iperidrosi Essenziale?

Fino ad alcuni anni fa la terapia di prima scelta per l’iperidrosi essenziale era rappresentata dagli “antitraspiranti” oppure dalla ionoforesi. Questi trattamenti spesso non hanno successo o comunque sortiscono un effetto solo temporaneo e devono essere ripetuti a brevi intervalli. Anche l’uso della tossina botulinica per iniezioni sottocutanee (spesso dolorose) rappresenta un trattamento relativamente recente, che richiede almeno due ripetizioni annuali. In un’elevata percentuale di casi il trattamento non risulta soddisfacente anche a breve distanza.

Negli ultimi anni è stata messa a punto in pochi centri in Italia, una tecnica mini-invasiva per accedere ai gangli simpatici toracici responsabili dell’innervazione della ghiandole sudoripare del braccio, dell’ascella e della mano. L’utilizzo di ottiche HD con tecnologia 3D consente una chiara percezione della profondità del campo operatorio e permette di eseguire l’intervento con un singolo accesso toracoscopio. Attualmente questo approccio, grazie alla sua minima invasività, è divenuto la terapia di prima scelta per la cura definitiva dell’iperidrosi moderata o grave, palmare ed ascellare, sostituendo l’operazione a cielo aperto.

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