La colica renale è un dolore intenso, acuto e improvviso, continuo con esacerbazioni parossistiche che inizia nella regione lombare e si irradia al fianco, all’inguine, alla faccia interna della coscia fino allo scroto nell’uomo e alle grandi labbra nella donna. La colica renale è causata dalla dilatazione acuta delle vie urinarie da ostruzione del passaggio delle urine nella via escretrice che può essere dovuta più frequentemente  alla presenza o al passaggio di uno o più calcoli che si formano nei reni ma anche alla presenza di tumori o compressione dell’uretere dall’esterno.

Quali sono le cause?

La colica renale è provocata dall’ostacolo e dal transito dei calcoli renali. I calcoli si formano nel rene e poi migrano lungo il tratto urinario; in questa sede possono ostruire il flusso dell’urina e generare la colica renale.

Quali sono i sintomi?

I calcoli di piccole dimensioni possono transitare all’interno delle vie urinarie ed essere espulsi spontaneamente. I calcoli di maggiori dimensioni possono bloccarsi e ostruire il transito dell’urina, dilatando le vie urinarie a monte del calcolo e dando origine alla colica renale. Il dolore è tanto più intenso quanto più sarà grande il calcolo e la dilatazione della via urinaria, è un dolore acuto, improvviso, a partenza dalla ragione lombare irradiato al fianco, all’inguine e alla faccia interna della coscia fino allo scroto nell’uomo e alle grandi labbra nella donna. Il paziente è agitato, nella maggior parte dei casi sono presenti nausea, vomito, sudorazione, pallore, tachicardia, tracce di sangue nelle urine.

Come si fa diagnosi?

La diagnosi di colica renale si effettua mediante un’accurata anamnesi al fine di valutare i sintomi e l’esame obiettivo durante visita medica. Per confermare la diagnosi l’esame di primo livello è l’ecografia, metodica strumentale non invasiva che permette di studiare il rene e la vescica ma non l’uretere nella sua interezza (ad eccezione della sua parte prossimale e distale), e di valutare la presenza di calcoli e le loro caratteristiche. È possibile valutare l’eventuale dilatazione delle vie urinarie a monte del calcolo. La metodica più precisa dopo l’ecografia e la radiografia diretta dell’addome è la TAC senza mezzo di contrasto che permette di confermare la diagnosi. Per completamento diagnostico è utile fare un esame del sangue e delle urine.

Come si cura?

Solitamente  non è necessario ricorrere all’intervento chirurgico poiché la maggior parte dei calcoli renali vengono espulsi naturalmente con adeguata terapia. Per quanto riguarda l’assunzione dell’acqua è consigliabile non esagerare durante l’evento acuto perché l’eccessivo introito di acqua può peggiorare la dilatazione della via escretrice a monte del calcolo peggiorando la sintomatologia. È possibile assumere farmaci analgesici e antibiotici se necessario. In caso di fallimento della terapia medica è indicato il drenaggio o la rimozione del calcolo. Il drenaggio può essere effettuato mediante nefrostomia o posizionamento di un catetere ureterale.

Come si previene la colica renale?

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