Di Chiara Di Lucente

Ne soffre un italiano su tre ed è un fenomeno in costante aumento: oggi parliamo dell’insonnia, di cosa la provoca e cosa si può fare per migliorare la qualità del proprio sonno

È sera: fuori tutto tace, la vostra stanza è completamente buia, il letto è comodo; eppure, vi rigirate in continuazione tra le coperte, incapaci di prendere sonno. Magari, invece, vi siete svegliati nel cuore della notte e qualsiasi cosa cerchiate di fare è inutile, non riuscite a riaddormentarvi. O ancora, vi siete dilungati a lavoro e siete andati a letto molto tardi: alle prime luci dell’alba però vi svegliate all’improvviso, più stanchi di prima. Queste circostanze vi sembrano familiari? Se sì, forse potreste soffrire di insonnia, uno dei più comuni disturbi del sonno, che nella popolazione generale colpisce circa una persona su tre. La qualità del sonno è estremamente importante per il benessere: quando persistente, l’insonnia può influire negativamente sulla salute e sulla qualità di vita, limitare le attività quotidiane, incidere sull’umore e sulle relazioni interpersonali. Vediamo quindi che cos’è, cosa la causa e i possibili rimedi.

Qualità del sonno, il segreto per una vita sana

Gli esperti lo sanno: un sonno adeguato e di buona qualità è necessario per una vita salutare, una migliore produttività e un maggior benessere in generale. Normalmente per la popolazione adulta sono raccomandate 7-9 ore di sonno per notte: tuttavia non conta solo la quantità, ma anche il modo in cui si dorme: secondo la National sleep foundation statunitense, infatti, ci sono cinque indicatori chiave secondo cui si può valutare la qualità del sonno: la facilità nell’addormentarsi, il tempo passato a dormire a letto, il numero di volte che ci si sveglia durante la notte, la capacità di tornare a dormire entro 20 minuti da un eventuale risveglio notturno e, introdotto più recentemente, avere un sonno soddisfacente (cioè le sensazioni soggettive sul proprio sonno, sia subito dopo essersi svegliati sia durante la giornata).

L’insonnia può colpire tutti questi aspetti: secondo la terza edizione della Classificazione internazionale dei disturbi del sonno, l’insonnia è un disturbo caratterizzato da difficoltà nell’addormentarsi o nel mantenere una continuità nel ciclo del sonno, oppure caratterizzato da una scarsa qualità del sonno. I sintomi più comuni di questo disturbo, infatti, oltre a non riuscire ad addormentarsi, includono:
• rimanere svegli a letto per lunghi periodi o alzarsi molte volte durante la notte;
• svegliarsi presto la mattina senza riuscire a riprendere sonno;
• non sentirsi riposati al risveglio e stanchi e irritabili durante il giorno;
• avere difficoltà a dormire nel corso della giornata, anche dopo aver dormito poco durante la notte.

A volte questi disturbi si presentano in episodi isolati, magari legati a circostanze esterne e che si risolvono nel giro di poco tempo. Tuttavia, può capitare che l’insonnia si protragga per mesi (se non per anni): in questo caso si parla di insonnia persistente o cronica, con conseguenze decisamente negative sulla salute di chi ne è colpito. Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato che un sonno insufficiente e di scarsa qualità può essere associato a complicazioni di salute come problemi cardiovascolari, ipertensione, resistenza all’insulina, obesità e depressione. Non solo: l’insonnia incide sulla qualità di vita generale, sul rendimento scolastico o lavorativo, aumenta il rischio di fare incidenti automobilistici, diminuisce la produttività sul lavoro, modifica il tono dell’umore e influenza negativamente le relazioni con le altre persone.

Un po’ di numeri

Uno studio del 2019 coordinato dall’Istituto Mario Negri di Milano ha dimostrato che, come nel resto del mondo, anche in Italia i disturbi del sonno sono piuttosto frequenti: intervistando un campione rappresentativo della popolazione italiana (composto da 3.120 persone di 15 anni o più) è emerso che quasi una persona su tre dorme meno di sei ore a notte, mentre una su sette riporta una qualità insoddisfacente del proprio sonno. Secondo lo studio, i disturbi del sonno sono più frequenti tra le persone anziane e tra quelle con un livello socioeconomico medio-basso, non ci sarebbero differenze di genere nella quantità di ore di sonno per notte, ma le donne sperimenterebbero un sonno meno soddisfacente degli uomini. Inoltre, secondo i ricercatori, si tratta di un fenomeno in crescita, che la pandemia di Covid-19 non ha fatto altro che peggiorare: un’altra ricerca, infatti, ha valutato l’impatto del lockdown sugli stili di vita degli italiani (sonno compreso), trovando che nel 2021 c’è stata una crescita sostanziale dei disturbi associati al sonno, con un aumento del 22% degli italiani che hanno dormito un numero insufficiente di ore e del 128% (numero più che raddoppiato) di quelli che hanno sperimentato un sonno insoddisfacente.

Cause e rimedi

Non sono ancora state trovate cause da collegare in maniera univoca ai disturbi del sonno e non è sempre chiaro cosa li provochi, ma solitamente le persone che hanno difficoltà ad affrontare una situazione stressante o che riferiscono di avere il sonno leggero hanno un’elevata propensione a sviluppare insonnia cronica. Inoltre, l’insonnia sembra essere associata a:

• depressione, ansia e disturbo post-traumatico da stress;
• dolore cronico, malattie cardiovascolari, problemi respiratori, sindrome delle gambe senza riposo, immobilità;
• ambiente non adatto al sonno (come assetto delle luci, temperatura della stanza, utilizzo di dispositivi elettronici poco prima di coricarsi…)
• eventi come lutti, relazioni interpersonali e familiari interrotte, abuso di alcool o di altre sostanze;
• aspetti legati agli stili di vita, come il jet-lag, lavorare su turni, condurre una vita stressante.

Una volta appurate le possibili cause, come fare a risolvere i disturbi del sonno? Il primo passo è valutarli in maniera adeguata: a seguito di un colloquio approfondito, in cui verranno analizzate le abitudini legate al sonno, i disturbi più frequenti e, se lo si ritiene necessario, si eseguiranno anche esami specifici come la polisonnografia, il medico stabilirà di che tipo di insonnia si soffre e le eventuali condizioni di salute a essa correlata. Successivamente elaborerà con il paziente un piano di intervento. Solitamente il primo fattore su cui si tende ad agire è la cosiddetta igiene del sonno, ovvero tutte le buone abitudini e le norme che facilitano un sonno di buona qualità: tra queste rientrano le attività svolte poco prima di andare a letto (compreso l’uso di smartphone e dispositivi elettronici prima di addormentarsi), il consumo notturno di alcol e bevande contenenti caffeina e la frequenza dei sonnellini diurni; il medico potrebbe prescrivere anche la terapia cognitivo-comportamentale, un tipo di terapia psicologica per modificare i pensieri e i comportamenti che disturbano il sonno, oppure integratori che agiscono sul ciclo del sonno. Meno frequentemente, solo in casi specifici e per un periodo limitato di tempo, potranno essere prescritti farmaci per dormire: a questo riguardo vi ricordiamo di consultare sempre il vostro medico, per trovare insieme la strategia migliore per risolvere i problemi con l’insonnia.

Fonti:
  • https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/i/insonnia#bibliografia
  • https://www.nhs.uk/conditions/insomnia/
  • https://www.iss.it/news/-/asset_publisher/gJ3hFqMQsykM/content/come-dormono-gli-italiani-uno-su-sette-dorme-male-e-tre-su-10-dormono-poco
  • Kaur H, Spurling BC, Bollu PC. Chronic Insomnia. [Updated 2022 Jul 12]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK526136/
  • Varghese, N.E., Lugo, A., Ghislandi, S. et al. Sleep dissatisfaction and insufficient sleep duration in the Italian population. Sci Rep 10, 17943 (2020). https://doi.org/10.1038/s41598-020-72612-4
  • Odone A, Lugo A, Amerio A, Borroni E, Bosetti C, Carreras G, Cavalieri d'Oro L, Colombo P, Fanucchi T, Ghislandi S, Gorini G, Iacoviello L, Pacifici R, Santucci C, Serafini G, Signorelli C, Stival C, Stuckler D, Tersalvi CA, Gallus S. COVID-19 lockdown impact on lifestyle habits of Italian adults. Acta Biomed. 2020 Jul 20;91(9-S):87-89. doi: 10.23750/abm.v91i9-S.10122. PMID: 32701921; PMCID: PMC8023096.