Di Chiara Di Lucente

Complice l’estate, diventano sempre di più le occasioni in cui ci esponiamo al sole: vediamo insieme i benefici e i rischi

Per gli antichi Greci e Romani, Apollo, il dio del Sole, era anche il dio delle arti mediche, e non a caso. Il Sole, infatti, gioca un ruolo fondamentale sulla salute e sul benessere degli esseri umani: la luce solare contribuisce alla salute muscolo-scheletrica, al corretto funzionamento del sistema nervoso, influisce positivamente sull’umore e sulla salute mentale. Eppure Apollo, come accade nel poema omerico dell’Iliade, poteva anche flagellare gli esseri umani con pestilenze, passando da essere il promotore della guarigione a portatore di malattie e morte. Anche questo non è un caso: insieme ai numerosi benefici, infatti, la luce solare cela anche effetti deleteri sulla salute umana. Vediamo insieme come fare a bilanciare questi due aspetti apparentemente in netta contraddizione tra loro.

I raggi ultravioletti e i loro effetti negativi sulla salute

Tutti gli effetti che esercita il Sole sono mediati dai raggi ultravioletti (o raggi UV), un tipo di radiazioni elettromagnetiche invisibili che provengono dalla nostra stella e arrivano sulla superficie terrestre. Si definisce radiazione, infatti, una qualsiasi emissione di energia a partire da una fonte: in natura esistono diversi tipi di radiazioni, che vanno da quelle ad altissima energia (come i raggi X) a quelle a bassa energia (come le onde radio).

La radiazione ultravioletta è nel mezzo: ha più energia della luce visibile, ma molto minore dei raggi X. Proprio per il loro contenuto energetico, i raggi UV sono responsabili di un’ampia gamma di effetti biologici sugli organismi viventi, che comprendono danni e alterazioni della struttura delle proteine, del DNA e di molte altre molecole biologicamente importanti per il funzionamento dell’organismo. In base ai loro livelli di energia, i raggi UV si distinguono in tre tipi diversi:

• i raggi UVA, quelli a minor contenuto di energia;
• i raggi UVB, che hanno un’energia leggermente superiore ai raggi UVA. Le creme solari contengono soprattutto filtri contro questo tipo di raggi ultravioletti (anche se negli ultimi anni nei prodotti solari sono presenti anche filtri anti-UVA);
• i raggi UVC sono i raggi UV a maggior contenuto energetico, ma non raggiungono la superficie terrestre, perché sono bloccati dallo strato di ozono presente nella nostra atmosfera.

Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti può portare a diversi rischi per la salute. Dal momento che queste radiazioni non hanno sufficiente energia per penetrare all’interno del corpo, i principali effetti negativi che si manifestano sul nostro organismo sono quelli sulla pelle: i raggi ultravioletti, infatti, possono provocare scottature e danni al DNA delle cellule della pelle che, a lungo andare, potrebbero condurre all’insorgenza di tumori.

Nonostante il nostro organismo possieda sofisticati sistemi di difesa dai danni solari, non tutti riescono a essere riparati completamente e, nel corso degli anni, la sovraesposizione alle radiazioni ultraviolette avrà effetti deleteri sulla salute. In particolare, i raggi UVA, penetrando in profondità della pelle, causano i segni dell’invecchiamento cutaneo come rughe e macchie e possono contribuire indirettamente all’insorgenza di tumori attraverso la generazione di molecole dannose come i radicali liberi. I raggi UVB, invece, sono responsabili delle scottature e dei danni diretti al DNA delle cellule, che aumentano il rischio di insorgenza di tumori della pelle. Entrambi i tipi di radiazione, poi, possono danneggiare le fibre di collagene e distruggere la vitamina A presente nella nostra cute. Inoltre, le radiazioni ultraviolette possono danneggiare i tessuti superficiali dell’occhio, la cornea e il cristallino. L’esposizione solare, infatti, è un fattore di rischio significativo per lo sviluppo della cataratta, che è la principale causa di cecità nel mondo.

I benefici della luce solare

Eppure il sole non ha solo effetti deleteri sulla salute, anzi: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ogni anno un carico notevole di malattie e disabilità potrebbe derivare da livelli molto bassi di esposizione ai raggi UV, principalmente a causa di disturbi del sistema muscolo-scheletrico e (forse) a un aumento del rischio di varie malattie autoimmuni e alcuni tipi di tumori.

Indubbiamente il beneficio più noto della luce solare è quello relativo alla produzione della vitamina D, che aiuta a regolare la quantità di calcio e fosfato nel corpo, entrambi necessari per mantenere in salute ossa e denti. La maggior parte dei casi di carenza di vitamina D, infatti, è dovuta alla mancanza di esposizione al sole all’aperto. Oltre alla vitamina D, il Sole potrebbe riservare altri benefici per la nostra salute: la luce solare innesca una maggiore produzione di serotonina, molecola in grado di influenzare positivamente il nostro umore, soprattutto per quanto riguarda i sintomi relativi all’ansia e alla depressione stagionale dovuta alle scarse ore di luce invernali.

Le indicazioni per una corretta esposizione al sole

Come fare quindi a bilanciare gli effetti deleteri del Sole con i benefici che ci può portare? Basta adottare alcune semplici precauzioni, da seguire sempre:

limitare l’esposizione al sole tra le 10:00 e le 16:00, quando i raggi UV sono più forti;
monitorare l’indice UV della propria zona: l’indice ultravioletto (o indice UV) è una misura standard internazionale della forza della radiazione ultravioletta che colpisce un luogo e in un momento particolare ed è monitorato dai principali servizi meteorologici;
cercare l’ombra quando i raggi UV sono più intensi, senza dimenticare che strutture come alberi, ombrelloni o tettoie non offrono una protezione solare completa;
indossare indumenti protettivi come un cappello a tesa larga, occhiali da sole e vestiti ampi e a trama fitta;
• usare una crema solare ad ampio spettro con un filtro solare di almeno SPF 15+ e riapplicarla abbondantemente ogni due ore oppure dopo aver lavorato, nuotato, giocato o fatto attività fisica all’aperto;
evitare le lampade abbronzanti e i solarium, fonti artificiali di raggi ultravioletti.

Fonti: