Di Chiara Di Lucente

Le temperature in aumento possono rappresentare un vero e proprio rischio, specialmente durante le ondate di calore. In questo articolo esploreremo gli effetti del caldo sulla salute e forniremo preziosi suggerimenti su come affrontarlo al meglio

Con l’arrivo dell’estate, le temperature aumentano significativamente e questo può rappresentare un vero e proprio rischio, in quanto il caldo intenso può avere un profondo impatto negativo sulla nostra salute. In particolare, le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature estremamente elevate per diversi giorni consecutivi; queste situazioni sono spesso accompagnate da alti livelli di umidità, forte esposizione ai raggi solari e mancanza di ventilazione. Durante le ondate di calore, le temperature possono raggiungere livelli pericolosamente alti, superando la normale tolleranza dell’organismo umano al caldo. Queste condizioni possono rappresentare una minaccia per la salute, in particolare per i gruppi di persone più vulnerabili, come gli anziani, i bambini, le persone con malattie croniche e preesistenti. Non solo: numerosi studi suggeriscono che i cambiamenti climatici aumenteranno notevolmente la gravità e la frequenza delle situazioni di temperature estreme a livello globale, portando a un incremento delle patologie e dei decessi correlati al caldo. Per tutti questi motivi è importante essere consapevoli dell’azione del calore sul nostro organismo e prendere le precauzioni necessarie per proteggere il nostro benessere: in questo articolo esploreremo gli effetti del caldo sulla salute e daremo suggerimenti su come affrontare al meglio le ondate di calore estive.

In che modo il calore influisce sulla salute?

L’aumento della temperatura corporea nell’essere umano è dovuto a una combinazione di fattori, come il calore proveniente dall’ambiente esterno, il calore generato internamente con i processi metabolici e i processi di regolazione della temperatura corporea stessa. Quando si verifica un rapido aumento della temperatura interna a causa dell’esposizione a condizioni più calde del normale, infatti, il corpo può trovarsi in difficoltà nel regolare la propria temperatura, il che può portare a problemi per la salute anche gravi. In effetti, in situazioni normali, il corpo umano si raffredda attraverso il meccanismo di sudorazione, ma ci sono circostanze fisiche e ambientali in cui questo non è sufficiente: per esempio, quando l’umidità è molto alta, il sudore non riesce ad evaporare rapidamente, impedendo al corpo di liberarsi efficacemente del calore accumulato. Questo porta a un rapido aumento della temperatura corporea, che può provocare numerosi danni all’organismo.

L’esposizione prolungata a temperature elevate può causare disturbi lievi, come crampi, svenimenti o edemi, ma può anche portare a problemi più gravi, come congestioni, disidratazione e colpi di calore. In particolare, un colpo di calore si verifica quando la fisiologica capacità di termoregolazione è compromessa e si manifesta con una ampia gradazione di segni e sintomi, a seconda della gravità della condizione. Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia, stati confusionali e perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) fino anche a 40-41°C ed è seguita da una possibile disfunzione degli organi interni, che può portare persino a esiti fatali. Le condizioni di caldo estremo possono anche aggravare le patologie croniche preesistenti nelle persone, rendendo particolarmente vulnerabili gli individui con problemi di salute già presenti. I decessi e i ricoveri legati al caldo possono verificarsi in modo repentino, anche nello stesso giorno, oppure possono avere effetti ritardati che si manifestano diversi giorni dopo l’esposizione al caldo. Anche piccole deviazioni dalle temperature medie stagionali possono essere associate a un aumento delle malattie e dei decessi correlati al calore. Le temperature estreme possono inoltre peggiorare le malattie croniche, come le patologie cardiovascolari, respiratorie, cerebrovascolari e le condizioni correlate al diabete.

Le ondate di calore possono avere un impatto acuto su grandi popolazioni per brevi periodi di tempo, spesso innescando emergenze sanitarie pubbliche e provocando un eccesso di mortalità e impatti socioeconomici a cascata. In effetti, il caldo ha effetti significativi sulla salute degli esseri umani anche a livello indiretto: le condizioni di caldo estremo, infatti, possono influenzare il comportamento umano, facilitare la diffusione di malattie, peggiorare la qualità dell’aria e ostacolare la normale erogazione dei servizi sanitari, a causa delle carenze di energia che spesso si accompagnano alle ondate di calore, in grado di impattare le strutture sanitarie, i trasporti e le infrastrutture idriche.

L’entità e la natura degli impatti sulla salute derivanti dal caldo dipendono dal momento, dall’intensità e dalla durata degli eventi di calore estremo, nonché dal livello di adattamento e acclimatazione della popolazione locale, delle infrastrutture e delle istituzioni al clima. La soglia esatta al di sopra della quale la temperatura diventa pericolosa varia da regione a regione, considerando anche fattori come umidità, vento, livelli di adattamento umano locale e preparazione alle condizioni di caldo. Non solo: a causa del cambiamento climatico, le temperature globali stanno aumentando, il che vuol dire un incremento sia nella frequenza che nell’intensità delle ondate di calore e una maggiore esposizione delle persone al caldo, con tutti i rischi per la salute che ciò comporta. Secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, tra il 2000 e il 2016, circa 125 milioni di persone in più sono state esposte alle ondate di calore e solo nel 2015 175 milioni di persone in più rispetto alla media sono state colpite da episodi di caldo intenso. Questi eventi possono persistere per settimane, ripetersi consecutivamente e causare un elevato tasso di mortalità: per esempio, nel 2003, un’ondata di caldo che ha interessato l’Europa ha portato alla morte di circa 70.000 persone, mentre nel 2010, durante un’ondata di caldo di 44 giorni in Russia, si sono registrate circa 56.000 morti in eccesso rispetto alle medie stagionali.

Cosa si può fare

A livello della popolazione generale c’è poca consapevolezza sui rischi per la salute derivanti dalle ondate di caldo e dall’esposizione prolungata a temperature elevate, ma esistono interventi pratici, fattibili e spesso a basso costo da applicare a livello individuale, comunitario, organizzativo, governativo e sociale che possono contribuire a salvare vite umane dal caldo estremo. In particolare, ciascuno di noi può adottare una serie di azioni per proteggersi dagli effetti delle ondate di calore:

  • Mantenere la casa fresca: si consiglia di mantenere la temperatura dei propri ambienti sotto i 32 °C durante il giorno e i 24 °C durante la notte; è consigliabile sfruttare l’aria fresca e ridurre il calore interno aprendo le finestre durante la notte, quando la temperatura esterna è più bassa, e chiudendole il giorno, oltre a spegnere luci artificiali e apparecchi elettrici non necessari e ad aggiungere tendaggi o persiane alle finestre esposte al sole del mattino o del pomeriggio.
  • Adottare azioni specifiche per proteggersi dal caldo, come evitare di uscire durante le ore più calde del giorno, limitare l’attività fisica intensa (se necessario, svolgerla nelle ore più fresche del mattino), stare all’ombra e non lasciare bambini o animali nelle auto parcheggiate.
  • Mantenere il corpo fresco facendo docce, bagni e/o impacchi freschi frequenti, indossando abiti leggeri e larghi in materiali naturali e utilizzando lenzuola e coperte leggere.
  • Mantenersi idratati bevendo acqua regolarmente ed evitando alcol, caffeina e zuccheri in eccesso; è consigliabile mangiare pasti leggeri e frequenti, evitando cibi ricchi di proteine.
  • Controllare la propria salute e quella dei propri cari durante le ondate di calore: se ci si sente storditi, debole, ansiosi o si avverte una forte sete e mal di testa, oppure se si hanno crampi muscolari dolorosi dopo un esercizio fisico prolungato in condizioni di caldo intenso, è necessario ripararsi al fresco, assumendo liquidi e monitorando i propri sintomi. In caso di sintomi insoliti o persistenti, occorre rivolgersi a un medico.
Fonti: