La Radarterapia, proprio come si evince dal nome, prevede l’applicazione di onde elettromagnetiche che sono dello stesso ordine di lunghezza di quelle utilizzate negli apparecchi radar di rilevazione.
Che cos’è la Radarterapia?
L’azione primaria della radarterapia è la produzione di calore, infatti rientra nella famiglia delle termoterapie ma si differenzia perchè le altre cure prevedono l’utilizzo di calore irrorato dall’esterno della pelle del paziente, mentre l’innovazione di questa terapia è proprio quella di utilizzare calore prodotto all’interno del tessuto.
Il maggior riscaldamento si ha in tessuti con più presenza di acqua (es. muscoli e tessuti periarticolari), mentre invece il minore effetto di riscaldamento si ha in quelli a basso contenuto di liquidi (es. tessuto adiposo), essendo l’acqua un ottimo conduttore termico. La radarterapia, oltre all’effetto termico, provoca un’elevata vasodilatazione.
Gli effetti terapeutici della radarterapia sono il rilasciamento muscolare, l’effetto analgesico e l’effetto trofico.
Quali sono le indicazioni della Radarterapia?
La radarterapia è indicata nei casi di contratture muscolari, artrosi, algie post-traumatiche, tendiniti, etc.
In cosa consiste la Radarterapia?
La parte da curare viene interposta tra due piastre che emettono onde. Prima di sottoporsi alla terapia, il paziente deve togliersi eventuali oggetti metallici e deve liberare dagli indumenti la parte da trattare, che deve essere asciutta.
La seduta dura dai 15 a i 30 minuti e risulta completamente indolore.
Ci sono controindicazioni della Radarterapia?
Risulta controindicata nei casi di portatori di pace-maker, presenza di emorragie, neoplasie, gravidanza e problemi vascolari.
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