Che cos’è la periduroscopia?

La periduroscopia è una procedura mini-invasiva impiegata per il trattamento della lombosciatalgia cronica e per fibrosi post-chirurgica in pazienti già sottoposti ad interventi di neurochirurgia spinale per ernia del disco lombare. La periduroscopia si basa sull’utilizzo di una sonda endoscopica a fibre ottiche all’interno dello spazio peridurale e riveste un duplice ruolo: diagnostico e terapeutico.

Come funziona la periduroscopia?

La periduroscopia viene eseguita in anestesia locale con il paziente in posizione prona: la procedura prevede l’inserimento, tramite accesso sacrococcigeo a livello dello iato dell’osso sacro, di un piccolo strumento ottico (periduscopio) all’interno del canale vertebrale, per valutare la presenza di tessuto infiammatorio, cicatriziale, aderente ai nervi ritenuti responsabili del dolore. La periduroscopia dura generalmente 45 minuti e viene eseguita in regime di ricovero ordinario.

La periduroscopia presenta rischi e/o controindicazioni?

La periduroscopia è una tecnica mini-invasiva considerata sicura. Nelle ore seguenti il termine della periduroscopia, talvolta il paziente potrà avvertire fastidi come cefalea, debolezza, intorpidimento o dolore nel punto di incisione sacrale. Rischi maggiori, come il sanguinamento, sono rari.

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