Mineralometria ossea computerizzata (moc)

Che cos’è la mineralometria ossea computerizzata (MOC)?

La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) è una tecnica diagnostica impiegata per la valutazione della mineralizzazione delle ossa: questo esame, infatti, va ad indagare lo stato di salute delle ossa.

A cosa serve la MOC?

La principale indicazione per cui viene eseguita la MOC è per porre diagnosi di osteoporosi, specialmente nelle donne sopra i 65 anni. L’esame viene proposto ai pazienti che lamentano ripetute fratture o fratture spontanee non conseguenti a traumatismi o che presentano numerosi fattori di rischio che vanno ad influenzare negativamente sulla qualità delle ossa come l’uso prolungato di glucocorticoidi, il consumo di alcool, il fumo ecc.

Come funziona la MOC?

Il paziente viene invitato a sdraiarsi su un lettino e, tramite raggi X o ultrasuoni, si misura la densità ossea. È un esame semplice, di breve durata (10 minuti); i risultati si stimano secondo due indici statistici, il T-score e lo Z-score:

• Il T-score indica la differenza tra il valore individuale che viene registrato e quello medio della popolazione sana di riferimento. Un T-score compreso fra +1 e -1 indica una mineralizzazione ossea nella norma. Di contro, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità si parla di osteoporosi quando il valore del T-score è uguale o inferiore a -2,5.
• Lo Z-score segnala invece la differenza tra il valore osservato e quello di una popolazione sana di riferimento composta da soggetti dello stesso sesso e della stessa età dell’individuo in esame.

La MOC presenta controindicazioni?

La mineralometria ossea computerizzata è un esame non invasivo, che non presenta controindicazioni eccetto nel caso di gravidanza. L’esposizione delle radiazioni è generalmente minima.