Il risultato è stato raggiunto grazie al team multidisciplinare del gruppo Synergo della Casa di Cura Pierangeli di Pescara e apre nuove prospettive per i pazienti cardiopatici gravi
È stato raggiunto un traguardo storico: per la prima volta, infatti, durante un intervento di chirurgia generale per trattare un tumore maligno del colon, è stato utilizzato un innovativo supporto di assistenza ventricolare per mantenere il paziente stabile durante l’intera procedura; questa importante operazione apre nuove prospettive per le persone con gravi patologie cardiache che, in passato, avrebbero dovuto rinunciare a questo tipo di interventi. Il risultato è stato ottenuto grazie al personale medico del gruppo Synergo, presso la Casa Di Cura Pierangeli di Pescara: l’intervento chirurgico è stato eseguito dal team composto dal professor Pierluigi Di Sebastiano e dal dottor Fabio Francesco di Mola, mentre il dottor Stefano Guarracini, in collaborazione con i dottori Michele Di Mauro e Lorenzo Salute, ha ideato l’innovativo protocollo di assistenza ventricolare, che promette di essere di grande aiuto per tantissimi pazienti cardiopatici che necessitano di interventi di chirurgia generale. L’operazione è stata un successo e il paziente, dopo quarantotto ore trascorse in terapia intensiva, ha fatto rientro nel reparto di degenza ed è stato sette giorni dopo l’intervento: il gruppo Synergo dimostra ancora una volta la sua dedizione all’eccellenza medica e all’innovazione, offrendo soluzioni che possono migliorare significativamente la qualità di vita di molte persone.
Il paziente era affetto da una neoplasia stenosante della flessura sinistra del colon, un tipo di tumore maligno del grosso intestino associato a un quadro di subocclusione intestinale, che necessitava di essere trattato chirurgicamente. Tuttavia, il paziente era affetto anche da grave patologia cardiaca, con un’importante riduzione della funzione dell’organo. In questo scenario, l’intervento chirurgico lo avrebbe esposto a un rischio altissimo di mortalità durante l’intervento. D’altro canto la patologia tumorale di cui era affetto non offriva alternative terapeutiche.
“A causa della situazione estremamente complessa”, ci dice il dottor Guarracini, “due chirurghi avevano rifiutato di operare il paziente, ritenendo l’intervento troppo rischioso”.
È stato in questo momento che il dottor Guarracini ha avuto l’intuizione di trasferire l’assistenza ventricolare, abitualmente utilizzata in emodinamica e cardiochirurgia, in un intervento di chirurgia generale al colon. In particolare, è stato utilizzato il dispositivo “Impella”, prodotto dall’azienda biomedicale Abiomed, che consiste in una pompa del sangue in grado di offrire un supporto meccanico temporaneo al flusso cardiocircolatorio dei pazienti: questa tecnologia, infatti, mira a ridurre il carico di lavoro del cuore durante un intervento chirurgico e migliorare la circolazione del sangue. Le pompe, posizionate sul lato sinistro del cuore, sono inserite attraverso la valvola dell’arteria aorta nel ventricolo sinistro, la camera cava del cuore responsabile di pompare il sangue a tutto il corpo, determinando un flusso costante di sangue. Il risultato è un miglioramento della circolazione sanguigna, accompagnato da una maggiore irrorazione del cuore stesso e da una minore richiesta di ossigeno da parte del muscolo cardiaco. I dispositivi Impella generalmente trovano impiego in diverse situazioni mediche, tra cui gli interventi di angioplastica coronarica ad alto rischio, il trattamento dello shock cardiogeno dopo un infarto miocardico acuto oppure in interventi cardiochirurgici. Sono anche utilizzati per trattare gravi condizioni cardiache come la cardiomiopatia e la miocardite, ma mai, prima di questo momento, in un intervento per trattare un tumore maligno del colon.
Il paziente è stato affidato alle mani esperte dei chirurghi Di Sebastiano e di Mola, mentre l’anestesia generale è stata gestita dal dottor Marco Tarquini. “La complessità dell’intervento risiedeva nella gestione del sanguinamento, poiché il sistema Impella richiede l’uso di eparina – medicinale anticoagulante che serve per mantenere fluido il sangue durante l’intervento e impedire l’insorgenza di trombi, ndr – per funzionare correttamente” sottolinea il dott. Guarracini. Eppure, riducendo al minimo l’uso di eparina grazie all’impiego di bicarbonato di sodio, l’intervento sul colon si è svolto con successo e senza alcun rischio di sanguinamento. Non solo: il supporto ventricolare è stato in grando di mantenere il paziente stabile durante l’intero procedimento chirurgico e, dopo dodici ore di terapia intensiva, l’intervento è stato dichiarato un successo.
“Questa innovativa procedura potrebbe aprire la strada a un nuovo protocollo di aiuto per molti pazienti cardiopatici gravi, consentendo loro di sottoporsi a operazioni di chirurgia generale, ortopedia, neurochirurgia e altri interventi, che altrimenti sarebbero troppo rischiosi”, conclude il dott. Guarracini.
Proprio dall’approccio multidisciplinare costituito da un team di professionisti esperti, come nel caso della Casa di Cura Pierangeli, dove è attivo un gruppo di cure interdisciplinari, si può garantire il miglior trattamento anche per patologie gravi ad alto rischio.
Fonti:
- Colonic Atresia & Stenosis – NIDDK (nih.gov)
- Zein R, Patel C, Mercado-Alamo A, Schreiber T, Kaki A. A Review of the Impella Devices. IntervCardiol. 2022 Apr 8;17:e05. doi: 10.15420/icr.2021.11. PMID: 35474971; PMCID: PMC9026144.
- Rony Atoui; Gordan Samoukovic; Fahad Al-Tuwaijri; Tarek Malas; Nadia Giannetti; Jeffrey Barkun; Vynka Lash; Renzo Cecere (2010). The Use of the Impella® LP 2.5 Percutaneous Microaxial Ventricular Assist Device as Hemodynamic Support During High-Risk Abdominal Surgery. , 25(2), 238–240. doi:10.1111/j.1540-8191.2009.00951.x